IQNA

Messaggio dell'Imam Khamenei ai pellegrini della Sacra Mecca

23:30 - September 05, 2016
Notizie ID: 3480788
Iqna-La Guida della Rivoluzione Islamica dell'Iran,Ayatollah Seyyed Ali Khamenei,ha rivolto un messaggio ai pellegrini della Mecca,in occasione del Hajj 2016

Messaggio dell'Imam Khamenei ai pellegrini della Sacra Mecca


Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso

E la lode appartiene ad Allah, Signore dei due Mondi e che la pace sia sul nostro signore Mohammad e la sua pura progenie ed i suoi compagni vicini e chi li segue nel bene fino al Giorno del Giudizio.

O sorelle e fratelli musulmani di tutto il mondo

La stagione del Hajj (pellegrinaggio islamico alla Mecca) per i musulmani e’ la stagione della gloria e della magnificenza dinanzi agli occhi dei popoli,ed e’ la stagione della luce del cuore, della modestia e della supplica al cospetto del creatore. Il Hajj e’ un rito sacro e mondano,e divino e popolare al tempo stesso. Da una parte vi e’ l’ordine "ricordate Allah come ricordavate i vostri padri o anche di più…” (Corano, 2,200) e "ricordate Allah in giorni specifici…” (Corano,2,203) e dall’altra vi e’ il riferimento "…lo abbiamo collocato per la gente in maniera eguale, sia essa residente del luogo o proveniente dai deserti” (Corano, 22,25), il che mette in mostra le dimensioni illimitate e diverse di esso.

In questo rito senza eguali, la sicurezza dei luoghi e del momento rasserenano i cuori degli uomini,come un chiaro segnale ed una stella splendente,liberando il pellegrino dall’assedio di quelli che sono gli elementi dell’insicurezza, con cui gli ingiusti dominanti minacciano perennemente tutta l'umanita',facendogli cosi' assaporare per un periodo specifico il piacere della sicurezza.

Il Hajj abramitico che l’Islam ha regalato ai musulmani, e’ simbolo di dignità,spiritualità,unità e magnificenza; esso vanta dinanzi ai malintenzionati ed ai nemici la grandezza della Ummah (la comunità) islamica e il suo affidamento alla potenza interminabile del Signore, mettendo in evidenza la distanza che questa comunità ha con il putridume della corruzione, dell’umiliazione e della sottomissione che i prepotenti e gli arroganti internazionali hanno imposto alle società umane. Il Hajj islamico e monoteistico, e’ il simbolo (del versetto) "…i più duri contro i rinnegatori ed i più affettuosi tra di loro…” (Corano, 48,29); l’occasione in cui proclamare sdegno verso i miscredenti ed amicizia e unità ai credenti.

Coloro che riducono il Hajj ad un mero viaggio di  pellegrinaggio e di piacere,e che hanno nascosto la loro inimicizia e ostilità nei confronti del popolo fedele e rivoluzionario dell’Iran dietro alla dicitura "politicizzazione del Hajj”, sono dei piccoli e miseri diavoli che tremano dalla paura perchè gli interessi del grande Satana, l’America, sono in pericolo. I governanti sauditi che quest’anno hanno impedito alla gente di percorrere la via di Dio e di recarsi presso la Masjed al-Haram(nome della moschea principale della Mecca) e che hanno sbarrato la strada per la Casa dell'Amato(Dio) ai coraggiosi e fedeli pellegrini iraniani, sono degli smarriti dal volto nero,che vedono la propria sopravvivenza creata sull'ingiustizia,nella difesa degli arroganti del mondo e nell’alleanza con il Sionismo e l’America e nell'esaudimento della volontà di questi,senza rinunciare in cio' ad alcun tradimento.

Ora e’ passato circa un anno dai fatti paurosi di Mina, quando diverse migliaia di persone, in un giorno di festa e con l'abito del pellegrinaggio addosso, sotto il sole e con labbra assetate, hanno perso la vita ingiustamente; poco prima, anche nel Masjed al-Haram(della Mecca) mentre la gente pregava, circolava intorno all Ka'ba e supplicava Dio,e’ stato scatenato un bagno di sangue. I governanti sauditi sono colpevoli di entrambi gli incidenti; ciò e’ quello che tutti i presenti, gli osservatori e gli esperti tecnici dicono univocamente; addirittura alcuni esperti hanno ipotizzato che si trattasse di incidenti causati volontariamente. E’ altresì accertata e chiara la perdita di tempo e l’incapacità nel soccorso dei feriti in fin di vita,che nella festa di Al Adha,con cuori entusiasti e l’anima innamorata,erano intenti al ricordo di Dio e dei suoi segni.

Gli uomini criminali e dal cuore duro sauditi li hanno rinchiusi insieme ai morti nei container,ed invece di curarli, aiutarli o almeno dare loro un sorso d’acqua, li hanno assassinati. Alcune migliaia di famiglie, di diverse nazioni, hanno perso i propri cari,e molte popolazioni sono state immerse nel lutto. Erano circa 500 solo i martiri provenienti dalla Repubblica Islamica dell’Iran. Il cuore delle loro famiglie continua ad essere ferito e addolorato, ed il nostro popolo e’ ancora triste ed adirato.

I governanti sauditi invece di scusarsi, pentirsi ed avviare un processo giudiziario ai diretti responsabili di questo accadimento spaventoso, con il massimo della svergognatezza e dell’oscenita', hanno persino rifiutato la formazione di un gruppo d’indagine islamico internazionale; invece di stare dietro al banco degli imputati, sono passati all’accusa ed hanno messo in mostra con malvagità ed ottusità la loro vecchia ostilità contro la Repubblica Islamica e contro ogni altra bandiera issata dall’Islam contro il male e l’imperialismo.

Le trombe della loro propaganda, a cominciare dai politici il cui comportamento dinanzi ai sionisti ed all’America e’ motivo di vergogna per il mondo islamico, fino ai mufti' peccatori che si cibano di soldi illegali e che emettono editti religiosi in chiaro contrasto con il Corano e la tradizione del Profeta, fino ai pennivendoli a cui neanche la coscienza professionale impedisce di mentire e creare menzogne, cercano invano di addossare alla Repubblica Islamica la colpa della mancata partecipazione degli iraniani alle cerimonie dell’Hajj di quest’anno.

Questi,sono gli stessi governanti della discordia che formando ed armando i gruppi takfiri e malefici, hanno afflitto il mondo islamico con guerre interne, morte e ferimento di innocenti,insanguinando lo Yemen, l’Iraq, la Siria, la Libia ed altri paesi; sono politicanti che ignorano Dio,e che hanno teso la mano di amicizia verso il regime occupante sionista, chiudendo gli occhi sui dolori e le disgrazia lacerante dei palestinesi,ed allargando i confini del proprio tradimento e della propria ingiustizia fino alle città ed ai villaggi del Bahrein;governanti senza Dio e senza coscienza che hanno creato la disgrazia di Mina e che sfruttando il nome di "servitori delle Sacre Moschee”(quelle della Mecca e di Medina) hanno violato la sacralità della Casa del Signore e che hanno ucciso gli ospiti del Signore Misericordioso in un giorno di festa a Mina e prima ancora a Masjed al-Haram,e ora parlano della politicizzazione del Hajj e accusano gli altri dei grandi peccati che hanno commesso o che hanno causato. Sono l’esempio lampante dell’esplicita espressione del nobile Corano che ricorda: "Quando ti volge le spalle, percorre la terra spargendovi la corruzione e saccheggiando le colture e il bestiame. E Allah non ama la corruzione. E quando gli si dice: "Temi Allah”, un orgoglio criminale lo agita. L'Inferno gli basterà, che triste giaciglio!" (Corano,2,205 e 206)

Quest’anno, in base ai resoconti esistenti, non solo hanno impedito il pellegrinaggio agli iraniani e ai cittadini di altri paesi, ma hanno sottomesso i pellegrini delle altre nazioni a sistemi di controllo e spionaggio americani e sionisti fuori dal comune, rendendo insicura la serena Casa del Signore. Il mondo islamico, sia i governi che le popolazioni, devono conoscere i governanti sauditi e comprendere bene la loro realtà offensiva, infedele, traditrice e materialista; non devono tralasciare il fatto che hanno commesso crimini in tutta l’ampiezza del mondo islamico; devono trovare una soluzione di principio per il Hajj e la gestione dei sacri santuari,per via del comportamento ingiusto che i sauditi hanno avuto con gli ospiti del Misericordioso. Non ottemperare a questo dovere, creerà problemi ancora più grandi nel futuro della comunità islamica.

Fratelli e sorelle musulmani! Quest’anno il posto dei pellegrini entusiasti e dal credo sincero dell’Iran e’ vuoto, ma essi sono presenti con i loro cuori accanto ai pellegrini di tutto il mondo,e preoccupati pregano affinchè la dinastia maledetta degli ingiusti non possa nuocere ai pellegrini. Ricordate i vostri fratelli e le vostre sorelle dell’Iran nelle vostre preghiere e pregate per la fine dei problemi delle società islamiche,affinchè la mano dei sionisti e del loro seguito venga accorciata dalla comunità islamica.

Il sottoscritto commemora i martiri di Mina, di Masjed al-Haram e dei fatti del 1987 alla Mecca, chiedendo a Iddio l’Altissimo e Magnifico la beatitudine, il perdono ed il più alto dei gradi per loro,e porgo il mio saluto all’Imam dei Tempi (la mia anima sia sacrificata per lui) invocando una sua preghiera che viene esaudita,per un elevamento della comunità islamica,e la salvezza dei musulmani dalla discordia e dal male dei nemici.

  E da Dio proviene il successo e a Lui ci si affida

Seyyed Ali Khamenei



traduzione:Davood Abbasi



revisione per Iqna:M.Hojabrosadaty

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