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Le Surah del Corano - 87

Dio conosce il manifesto e il nascosto

23:54 - June 25, 2023
Notizie ID: 3489191
Tehran-Iqna- Dio è consapevole di tutto e ha una conoscenza piena e immutabile sia del manifesto che dell'occulto

Dio conosce il manifesto e il nascosto

 

Al-A'la (L'Altissimo) (arabo: سورة الأَعلی) è l'ottantasettesima Surah del Corano. E' una Surah meccana (rivelata al Profeta Mohammad alla Mecca) e si trova nel trentesimo juz' del Libro Sacro.

Il nome della Surah deriva dal suo primo verso in cui è riportata la parola Al-A'la in riferimento a Dio.

I primi versetti della Surah invitano il Profeta Mohammad (SW) a glorificare Dio, riportando poi sette dei Suoi attributi.

I  versetti successivi parlano di credenti e miscredenti, descrivendo le loro sorti e le cause della beatidune e dannazione dei due gruppi.

Gli attributi divini riportati nei primi cinque versi sono: “Al-A'la” (L'Altissimo), “Colui che crea”, “Colui che da ordine e proporzione”, “Colui che dona le leggi”, “Colui che guida”, “Colui che fa crescere l'erba”, e “Colui che la fa seccare”.

La Surah dà al Santo Profeta la buona novella che "Noi ti insegneremo (il Corano) e non lo dimenticherai". (versetto 6)

Nella Surah gli uomini sono suddivisi in due gruppi in termini di reazione all'invito del Santo Profeta: i credenti timorati di Dio ed i miscredenti descritti come miserabili, e vengono descritte le ragioni alla base delle diverse sorti dei due gruppi.


Conoscenza di Dio

"Sicuramente Egli conosce il manifesto e il nascosto." (versetto 7)

Secondo i commentatori del Corano questo versetto dimostra inequivocalmente la conoscenza assoluta di Dio sul creato e nega qualsiasi forma di mancanza e difetto su tale punto. Ciò è di particolare importanza dato che la questione della conoscenza di Dio è sempre stata al centro del dibattito teologico in ambito islamico (e in altre religioni monoteistiche), soprattutto in relazione al tema del male nel mondo, con alcuni pensatori che sono giunti persino a presupporre una qualche sorta di limitazione alla conoscenza divina.


Preghiera Eid al-Fitr e Zakat al-Fitra

Nell'esegesi Majma' al-Bayan si afferma che è opinione comune che le parole "tazkiya" e "salat" nei versi quattordici e quindici della Surah si riferiscono al pagamento della zakat al-fitra e alla preghiera dell'Eid al-Fitr. Si potrebbe sollevare la questione che ci si trova dinanzi a una Surah meccana e che a quel tempo non c'erano ancora la zakat e  la preghiera dell'Eid. È stato risposto che i primi versi di questa Surah sono stati rivelati alla Mecca mentre i suoi versi finali, inclusi i versi quattordici e quindici, potrebbero essere stati rivelati a Medina.

Nel Tafsir al-Burhan, commentando il quattordicesimo verso, Sayyed Hashim al-Bahrani riporta un Hadith dall'Imam al-Sadiq (AS) secondo cui il digiuno del mese di Ramadan viene completato pagando la zakat al-fitra, nello stesso modo in cui la preghiera si completa con l'invio delle benedizioni al Profeta. Quindi chiunque abbia digiunato ma non abbia pagato intenzionalmente la zakat al-fitra, il suo digiuno non sarà accettato, così come chiunque esegua la preghiera senza inviare le benedizioni al Profeta, la sua preghiera non sarà accettata. Dio Onnipotente ha dato la priorità alla zakat al-fitra rispetto alla preghiera: "Beato colui che si purifica (attraverso la zakat), (verso 14) loda il Nome del suo Signore ed esegue la preghiera". (verso 15)

 

 

 

 

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